Pasticceria industriale

Azienda Abaribi

Bovezzo (BS)

Una famiglia da sempre innamorata di quel magico processo che è la lievitazione.

Potrebbe essere questa la descrizione che rappresenta al meglio la famiglia Abaribi, partendo da nonno Piero, fornaio negli anni ’30, per proseguire con papà Riccardo e la sua passione per la «viennoiseries», i prodotti dolci lievitati: brioche, croissant, trecce…

 

È nel 2007 che Marco Abaribi decide di «tornare alle origini», i tempi sono pronti, le persone vogliono un prodotto di qualità, fragrante, profumato, e al contempo esigono sicurezza, reperibilità, giusta durata nel tempo. Caratteristiche fondamentali anche per quella moderna distribuzione organizzata che Abaribi ha scelto come principale interlocutore: «Già i miei genitori collaboravano con la famiglia Odolini per i primi supermercati a marchio Italmark».

 

Insieme di richieste che vengono soddisfatte coniugando artigianalità, recupero di una storica ricetta familiare, e industrializzazione. Al centro, ago della bilancia, un prodotto che vede salvaguardati quei momenti della lavorazione dove insostituibile è la presenza di una manualità esperta, capace d’intuire tempi e giuste movenze, e al contempo utilizza i vantaggi offerti da attrezzature e controlli all’avanguardia.

 

Concetti ribaditi da Chiara Abaribi, tecnologa alimentare, che in azienda si occupa di produzione e controllo qualità, completano il quadro Federica, amministrativo, e inizia Francesca, marketing e comunicazione.

Con giusto orgoglio parla della gestione del lievito madre, preparato base tramandato da generazioni presente in ogni loro lievitato, della sfogliatura manuale, fatta rispettando i tempi della tradizione: dalla preparazione degl’impasti al confezionamento intercorrono tre intere giornate.

 

Di particolari che fanno la differenza come la pioggia d’uovo che con la granella sono ultimi tocchi prima della cottura. Accanto ai croissant classici ora c’è l’impasto integrale, arricchito di miele e farro, quello ai Cinque Cereali, come diverse farciture, dall’albicocca alla crema, dal gianduia alla prugna…

 

Unica resta la prima regola familiare: «Non scendere mai a compromessi con la qualità».

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